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Come funziona il Bonus mamme lavoratrici 2024?

lentepubblica.it • 6 Gennaio 2024

bonus mamme lavoratrici 2024Per il 2024 è stato introdotto il Bonus mamme lavoratrici, un’agevolazione per le madri dipendenti pubbliche o private: vediamo di cosa si tratta.


Tra le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, c’è il Bonus mamme lavoratrici, che consiste in uno sconto sui contributi previdenziali.

Si tratta di un’agevolazione pensata per le donne che hanno figli e che lavorano, sia nel settore privato che in quello pubblico, con un contratto a tempo indeterminato.

Vediamo allora di cosa si tratta e come richiederlo.

Bonus mamme lavoratrici 2024: di cosa si tratta

Come si legge nel testo della Manovra 2024, il bonus prevedrà uno sconto totale, fino a 3000 euro annui, sui contributi previdenziali, a carico delle lavoratrici madri, dal secondo figlio in poi.

L’esonero spetterà per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 (anche se con delle differenze). Il limite massimo, come detto, sarà di 3000 euro annui, riparametrati su base mensile.

Bonus mamme lavoratrici 2024: a chi spetta

Il Bonus spetta a tutte le mamme lavoratrici, sia dipendenti pubbliche che privati, che sono titolari di un contratto a tempo indeterminato (anche part-time).

L’agevolazione spetta alle madri con almeno due figli, ma con alcune differenze:

  • Per le madri con due figli, l’agevolazione spetterà fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo e solo per il periodo di paga compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024;
  • Per le madri con tre o più figli, l’incentivo spetterà fino ai 18 anni del figlio più piccolo e fino al 31 dicembre 2026.

Sono escluse dall’incentivo le

  • Madri di un solo figlio (anche se disabile);
  • Lavoratrici domestiche;
  • Pensionate;
  • Lavoratrici a tempo determinato;
  • Libere professioniste;
  • Disoccupate;
  • Collaboratrici occasionali.

Altre misure per le famiglie

Con la Legge di Bilancio 2024, è stato confermato, anche per il prossimo anno, il mese di congedo all’80%. È stato introdotto anche un ulteriore mese di congedo parentale, utilizzabile dalla madre o dal padre, entro i 6 anni di vita del figlio, che sarà retribuito al 60%.

Altra misura in sostegno alla genitorialità è l’aumento significativo del fondo per gli asili nido. Il fondo sarà incrementato di circa 240 milioni di euro per il 2024, con l’obiettivo di incentivare le nascite.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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